Una finta democrazia in una celata dittatura

Una finta democrazia in una celata dittatura

La Democrazia

Ho sempre dato un peso enorme alla parola democrazia.

Ho sempre pensato che semmai avessi vissuto in altro mondo o anno, probabilmente sarei sopravvissuta davvero pochissimo.

Ho sempre pensato che chi ti vuole bene lo fa soprattutto perché hai una tua testa, una tua idea e un tuo modo di vedere le cose, che sia uguale o diverso da chi ti ama.

Ma non avevo fatto il conto con i bigotti oltre che con i fanatici.

Non avevo fatto il conto con chi parla di un mondo libero e poi è peggio dell’Inquisizione.

Non avevo fatto i conti con chi ha un’idea davvero contorta e distorta della parola “bene.”

Se tu mi vuoi bene, devi essere riguardoso.

Ma cosa vuol dire riguardoso?

In che ambito ed in che circostanza può essere utilizzato l’aggettivo riguardoso?

Se siamo degli sportivi, ma siamo nel contempo amici o magari fratelli e nel contempo tifiamo per due squadre che notoriamente si odiano come ad esempio Juve e Napoli.

Dopo la partita che può ad esempio segnare la lotta scudetto, cosa facciamo del nostro rapporto?

Se ha vinto la Juve e cioè la squadra per la quale tifo io, tu puoi rimanerci male ma così male che neanche mi saluti più.

Se però vince il Napoli la squadra per la quale tifi tu, io devo cercare di stare più tranquilla possibile perché siamo fratelli.

Non ho ben capito come funzionano certe dinamiche.

Non ho ben capito come funziona il rapporto umano.

Allora cos’è che è sopravvalutato, il significato di “democrazia” o di “rapporto umano”?

 

Ebbene dopo questa smielata premessa dovuta alle mie farneticazioni, torno al 3 marzo 2022.

Se vi va, venite con me.

 

Le Capigruppo che non ti aspetti

Come soggetto politico “neonato”  e dunque assente in consiglio comunale, nel corso di una piacevolissima giornata in Regione Campania a disquisire del futuro del nostro S. Alfonso con gli amici della minoranza santagateseper la precisione era il 23 febbraio quel giorno, venne fuori che il Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti, stava promuovendo una mozione davvero interessante e socialmente valida:

“PROPOSTA DI MOZIONE SULL’EDUCAZIONE FINANZIARIA QUALE STRUMENTO PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.”

Ma andiamo nel dettaglio, cosa prevede la sopra indicata mozione?

“La presente mozione Impegna il Sindaco e la Giunta comunale:

a mettere in campo le politiche e le risorse necessarie, anche attraverso l’individuazione di specifica missione all’interno del prossimo Documento Unico di Programmazione, volte ad implementare progetti e percorsi di educazione finanziaria per le donne vittime di violenza, al fine di prevenire e contrastare la violenza economica, nonché di favorire l’autonomia, l’empowerment e l’integrazione lavorativa delle donne, nella fase di uscita dall’’esperienza di violenza.”

La mozione in questione è stata promossa dalla Bonetti al fine di instituire un piccolo fondo, in ogni comune nel quale viene sottoscritta, a tutela di quelle donne che vittime di violenza “economica”, una volta rimaste sole, sono incapaci di provvedere al proprio sostentamento nel periodo immediatamente dopo la divisione dal marito.

Ebbene, i consiglieri di minoranza ritennero interessante e di valore sociale la mozione che gli presentai  e decisero di proporla nella capigruppo che si sarebbe tenuta il prossimo 03 marzo.

Nello svolgimento della capigruppo in questione, fu barbaramente ed impropriamente vietata.

Non solo l’iscrizione ai punti all’odg della su menzionata mozione, ma fu richiesto espressamente di omettere e ancor più grave, sostituire il soggetto proponente della mozione, ovvero il partito che rappresento.

Io ho aspettato affinchè tutti aveste la possibilità di ripensarci, vista l’importanza del tema trattato.

Ma anche in questo caso, fortunatamente, ho aspettato seduta.

 

Cosa vi interessa?

Adesso è evidente che ci sia un problema in questo paese, e anche bello grosso.

Non vi interessa il sociale;

Non vi interessa la manutenzione stradale del paese interno visto lo stato pietoso in cui vertono ANCORA le nostre arterie viarie nonostante l’indicazione data proprio da me tempo  fa, del possibile utilizzo di un fondo Pnrr apposito;

Non vi interessa lo status vero delle contrade, e delle frazioni visto che  leggo stamane che a C.da Torricella manca l’illuminazione pubblica ormai dal 17 aprile senza dimenticare quando Laiano è stata lasciata in balia del ghiaccio e della neve senza luce e possibilità di comunicazione;

(Al di là delle progettualità finanziate, che per dovere di cronaca linko fortunatamente aggiungerei, frutto di attività di progettazione non proprio solo vostra, visto che in questo quasi terzo anno stavamo assistendo ancora al nulla, e no non è un traguardo cari amministratori, perchè ciò dovrebbe essere normale amministrazione.)

Non vi interessano le opinioni di chi non vi sostiene anche se costruttive per la crescita di Sant’Agata Dei Goti;

Non vi interessa il dibattito politico perchè effettivamente dei politici avete poco e niente;

Non vi interessa del destino del nostro Ospedale e lo avete ampiamente dimostrato tacendo spudoratamente;

Non vi interessa della condizione economica del paese, un centro storico morente, attività commerciali che chiudono, i turisti che state portando, e per questo tanto di cappello, che non riescono a trattenersi al centro del paese nemmeno il tempo per un caffè, scappano in agriturismo quasi subito;

Non vi interessa e non vi volete nemmeno interessare della chiusura dei plessi scolastici che non siano del centro.

 

Io non riesco a capire davvero di cosa vi stiate interessando.

Oltre che di accompagnare i bambini a piedi a scuola, e di trasformare il Comune di Sant’Agata in una sala ricevimenti, s’intende.

 

Cos’è che precisamente non vi è piaciuto della “PROPOSTA DI MOZIONE SULL’EDUCAZIONE FINANZIARIA QUALE STRUMENTO PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fatto che non sia venuta da quelle menti eccelse di cui si compone il Consiglio Comunale di Sant’Agata Dei Goti, in maggioranza?

Il fatto che la minoranza dialoghi, intelligentemente, con altre forze presenti sul territorio, forze propositive e non distruttive?

 

E’ possibile confrontarsi con voi, almeno su un argomento?

 

Ma vi è chiaro cosa avete arbitrariamente negato non approvando la proposta di mozione?

La possibilità di ricominciare  a vivere autonomamente, ad una donna abusata e vittima di violenza domestica.

 

Arbitrariamente e mossi da livore, avete negato a Sant’Agata  la possibilità di essere la promotrice  di una prima vera rivoluzione sociale.

Una rivoluzione sociale che investe nella parità di genere.

Ma davvero.

Che ridà dignità a chi, non per volere proprio, la dignità l’ha persa.

Ma quale è la novità di questa città che proponete, che decantate?

 

Io qualcosa l’ho capita, quella che proponete è una finta democrazia in una celata dittatura.

Di quelle dittature silenti.

Di quelle che nel silenzio assordante di un vicolo, riscrivono la politica del nostro paese: a senso unico e non partecipata.

E’ così buia Sant’Agata, sembra soffocare.

 

Quasi non si vede più.

 

E’ questa la Città Nuova che avete ridisegnato.