Il 2023, tra palco e realtà

Il 2023, tra palco e realtà

L’anno che mi lascio alle spalle è un anno strano che non starò qui a raccontare.

Da questo 2023 ho imparato tanto, forse troppo.

IL 2023

Ho imparato ad amare ciò che sono, senza alcun ripensamento, senza alcuna difficoltà, migliorandomi giorno per giorno, smettendo di colpevolizzarmi, perché talvolta le cose accadono perché devono, non siamo sempre noi gli artefici del nostro destino.

Ci sarebbe da raccontare una delle favole di Esopo.

La lepre e la tartaruga, per esempio, è una favola che dà due importanti insegnamenti: il primo è che non bisogna mai sottovalutare gli altri avendo la presunzione di essere migliori, il secondo è che con calma e pazienza si possono raggiungere molti traguardi.

Diciamo che la mia è una pazienza infinita, e che negli anni ha rischiato di vacillare, ma mi ha portata avanti sempre a testa alta.

Il 2023 è l’anno della mia convivenza, ed io non potrei mai essergli più grata.

E’ l’anno del Natale in cui ricevo il mio secondo anello, e non perché mi sposo, no.

Troppo banale.

Ma perché ogni fase della relazione va sugellato con un sigillo.

E che cos’è mai la convivenza se non la scelta di vivere le abitudini, le gioie e i dolori dell’altro, proprio come un matrimonio?!

E’ proprio questa nostra nuova fase che il mio compagno ha voluto festeggiare, così come ogni donna desidererebbe fare.

L’amore ci salva, a me continua a salvarmi, ogni giorno.

E’ anche l’anno dei cambiamenti, sotto tanti punti di vista.

Proprio come un grande palcoscenico e le sue quinte, dietro le quali, i sogni si trasformano in realtà, si ma non senza infiniti cambi d’abito e di scenografia.

E’ l’anno delle decisioni e delle scelte, l’anno dei conti con il proprio futuro e le proprie ambizioni.

E’ l’anno della pulizia

LA POLITICA NEL MIO 2023

L’attivismo politico di partito, per esempio, è stata la mia grande pulizia di questo 2023.

Questo perché la mia idea di partito è legata alle storie che ho letto sui libri negli anni di università.

L’idea che non si confà ad un servilismo spicciolo per il posto in una segreteria che non ti conosce, nemmeno poi tanto, e che di conseguenza non potrà mai apprezzarti per le tue idee, ma solo riempirsi la bocca con la tua anagrafica.

Perché sapete che in politica si gioca d’astuzia, e d’età.

Se qualcuno investe su di te che hai un’età giovane, avrà più consensi.

E’ la legge del mediocre, l’apparenza che vince su ogni cosa.

E allora non ho resistito, in silenzio, ho lasciato posto a chi questa età così preziosa se la vende bene.

Io non mi sento più giovane, mi sento adulta e donna, ed è diverso, credetemi.

Non smetterò di credere nello Stato, perno fondamentale del mio attivismo, del mio pensiero  e del mio essere.

Non smetterò mai di credere che ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa di concreto per la Res Pubblica, perché è un nostro dovere.

Non smetterò mai di dire la mia, mai, su ogni argomento di qualsiasi forma o colore si tratti, la mia testa e la mia anima non smetteranno di battere sui tasti del mio portatile le giuste parole da dire, senza sbagliare, ponderandole sempre.

Perché è così che si sta al mondo, con gentile intelligenza.

“La vera libertà si vive faticosamente tra continue insidie.”

Sono le parole del politico al quale mi sono sempre ispirata l’on. Aldo Moro, integerrimo uomo di Stato, che ha perso la vita in nome dello Stato, a servizio di un attivismo di partito radicato, incestuoso, e disonorevole.

Questo 2023 è quello segnato dal coraggio nel lavoro.

IL 2024

Il coraggio di mettersi in gioco senza girarsi indietro.

Il 2023 è l’anno in cui ho chiesto a me stessa di non accontentarmi più, perché non me lo merito.

E’ l’anno in cui le persone che mi amano mi hanno spinta a rischiare.

E avevano ragione.

Mi attende un 2024, forse stancante, ma pieno di vibrazioni positive.

I BUONI PROPOSITI

Quindi voglio farvi un augurio e voglio stilare una lista di buoni propositi:

  • Tornerò attiva socialmente, mi sono disintossicata abbastanza dal marciume che ho trovato;
  • Non smetterò di credere negli esseri umani, anche se tanti mi hanno ferita, mi hanno pugnalata, si sono girati dall’altra parte, tanti altri, di contro, mi hanno teso la mano;
  • Non smetterò di credere alla funzione della legge, anche se mi ha delusa, perché continua ad essere macchinosa ed evasiva e differisce ancora troppo dalla giustizia;
  • Non smetterò di credere nei valori della famiglia, gli unici valori che mi hanno tenuta in piedi negli anni più difficili che mi sono trovata ad affrontare;
  • Non smetterò di essere me stessa ed è quello che auguro a voi, di non perdere mai la strada maestra della convinzione in voi stessi, di non mentire se la bugia non è davvero per una causa più grande di voi stessi, di abbracciare forte i vostri cari, di trovare sempre il tempo per loro anche se siete oberati di lavoro, di non far mai mancare l’appoggio ai vostri fratelli/sorelle, anche da lontano.
  • Vi auguro di amare forte e di non perdere l’interesse nei confronti del mondo;
  • Vi auguro di essere vivi sempre e non di sopravvivere.

 

Con lo sguardo al 2024, pieno di speranza e pieno di ambizione, sono certa che andrà per il verso giusto, questa volta, magari tutto e non solo una parte.

Adios 2023, è stato anche bello conoscerti.

 

Leggimi, in altri contenuti!😉