L’Antivalentinismo

L’Antivalentinismo

Mi hanno suggerito questa buffa espressione: antivalentinismo.

E allora ho deciso di andarle incontro.

Carmine certamente potrà perdonarmi, se ho deciso, su suggerimento esterno, di utilizzare il suo cognome per la controversa fondazione di un movimento.

Perchè poi, diciamola tutta, se c’è un’amministrazione oggi così “nuova”, è grazie all‘antivalentinismo.

Il neo movimento

La corrente che prende il nome, dal cognome di un  ex sindaco, si sviluppa in due filoni: il valentinismo e l’antivalentinismo.

Il Valentinismo è la corrente che appoggia le idee e la visione dell’ex sindaco di Sant’Agata dei Goti;

L’ Antivalentinismo  è quella che, chiaramente, vi si contrappone.

Tutto ciò accade nell’immaginario collettivo dei cittadini, sembrerebbe in teoria, però poi nella pratica, l’amministrazione di oggi testimonia che almeno l’antivalentinismo, c’è ed è vivo e tangibile.

Questa mia farneticazione oggi nasce, dopo aver letto un commento al mio manifesto, che per la cronaca è figlio di un lavoro lungo 2 anni, all’interno dei quali ho scritto, prodotto, proposto e argomentato fatti e topic reali, non frutto della mia immaginazione:

  1. Interrogazione a risposta orale per fondi pnrr su manutenzione stradale aree interne;
  2. Proposta istituzione capitolo di Bilancio per Reddito di Libertà, mozione della Ministra Elena Bonetti,(Il reddito di libertà è un sussidio economico istituito per garantire e favorire l’indipendenza economica, l’emancipazione e dei percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà) di cui avremo modo di parlare più avanti, perchè anche in questo caso l’amministrazione è sorda e pure cieca alle proposte IMPORTANTI che vengono da altre realtà politiche del territorio che si appoggiano al gruppo di opposizione per avere voce;
  3. Battaglia istituzionale e di partito per il 41/2019 relativo a S.Alfonso nelle sedi competenti.

Dunque diciamolo pure, siete tutti ossessionati da questo uomo, anche se in quello che leggete non c’è, ce lo mettete a forza.

Ma andiamo avanti.

Il commento di cui sopra, come vi dicevo, va a  delineare brevemente come l’operato dell’attuale compagine amministrativa non ha effettivamente un programma, dei punti nevralgici, nulla di nulla.

E’ solo mossa dall’odio viscerale nei confronti di un singolo, che poi vi assicuro, è una persona normale.

E allora ho pensato bene di andare a ritroso nel tempo.

 

Quanta fantasia

Sapete, quando ci si presenta alle elezioni amministrative si deposita un programma elettorale, nel quale, brevemente si delineano i punti di forza di una lista piuttosto che di un’altra.

Ricordavo al tempo di aver letto quello di chi ci amministra oggi, ma passati 2 anni e mezzo, anche troppo lentamente secondo i miei gusti e nell’immobilismo più totale, ho pensato di rispolverare

il plico “denso” di idee.

Anche perchè per dire che non è vero che non esiste un programma, e che non è vero che ci si è accorpati nella maniera più stravagante, disparata e bizzarra (chi aveva litigato, chi non si

conosceva proprio, chi era stato dal lato opposto per circa 10 anni, chi militava nell’estrema destra si è seduto affianco di chi militava nell’estrema sinistra) per abbattere una persona, deve essere 

certamente percettibile la potenza del programma elettorale proposto.

 

Nella “Premessa” leggo che è necessario investire su una nuova metodologia di amministrazione dell’Ente e su un nuovo modo di “essere amministratori”, puntando su sobrietà e compostezza,

“perchè va ricordato che il Municipio non è il regno del Sindaco, ma la Casa Comune di ogni Santagatese”.

E già qui, è necessario intervenire.

Indubbiamente un nuovo modo di essere amministratori è in essere.

Non esserlo.

Indubbiamente il Comune non è la casa del sindaco.

Il sindaco non c’è.

Indubbiamente hanno puntato su sobrietà e  compostezza.

Dare dell’ “impresentabile” ad un rappresentante dei cittadini, ne è la testimonianza.

 

Al “Punto 2″ leggo che “si intende valorizzare il ruolo e le funzioni del sindaco, del consiglio e della giunta”.

Mi stavo chiedendo in che modo lo si intenda fare da qui in poi, perchè fino ad oggi non è accaduto.

In Consiglio non viene accolta ne tantomeno presa in considerazione, NESSUNA proposta che non sia già stata architettata e studiata in giunta, quindi se non è una proposta della maggioranza,

non esiste.

Valorizzare le funzioni del Consiglio, dovrebbe voler dire che si intendono rispettate tutte le personalità intellettive che lo compongono, e a Sant’Agata non sta accadendo.

La Giunta, quella sì, è molto valorizzata, composta da chiunque oltre che da chi amministra ufficialmente.

Sulle funzioni del sindaco?

Vabbè, mal che vada c’è il vice.

 

Al “Punto 3” leggo che la soluzione al dissesto finanziario è l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato.

Ma  che genialata, non ci sarebbe mai arrivato nessuno, è proprio un punto fondamentale della programmazione dell’esperto “con le più alte competenze nel settore finanziario pubblico”.

 

Sono 7 i punti, brevi e stringati, su qualcosa si sta anche provando a lavorare  e non lo si può negare, come ad esempio il turismo, ciò non annulla però, ciò che è stato fatto in passato, argomenti

e cose che l’attuale consigliere delegato agli eventi, a mio avviso, dovrebbe conoscere molto bene.

 

Il settimo merita un’attenzione in più, almeno secondo me.

E’ il punto che tratta l’emergenza covid-19 ed indirettamente la cura delle persone, la salute dei cittadini.

In nessun punto ed in nessuna riga si parla del S. Alfonso, ma si parla già nel 2020 di “presidi sanitari di prossimità”.

Questa amministrazione non ha mai avuto la volontà di caricarsi il problema del nostro nosocomio sulle spalle, perchè vestirsi di claudicanti vittorie è meglio che vestirsi di un probabile

fallimento.

Ma questa è un’altra storia, che già conoscete.

 

Negli altri punti leggo molto vagamente le idee progettuali o quasi per niente, tipo la ripubblicizzazione dell’acqua che mi diverte molto se penso al concetto applicato alle azioni amministrative di questa giunta.

La parola più volte ripetuta è dissesto.

 

E quindi sì, in conclusione, l’amico del commento ha ragione, l’antivalentinismo è il programma, l’unico ed il solo di questa amministrazione.

 

E quindi, seguendo il flusso dello stesso commento, anche il sindaco in carica dovrebbe dimettersi, perchè è cosciente che la sua programmazione è nulla, senza il neo costituito movimento?

Ma un’altra cosa ve la devo dire.

 

E’ questa ossessione che vi atrofizza il cervello, che vi rende schiavi e sudditi di un’idea, di un potere, che nemmeno c’è al momento.

Vi vedo avvolti in una nuvola densa di fumo e non riuscite a percepire altro che l’odio e l’invidia nei confronti di una persona.

Ebbene, per amministrare ci vuole competenza, coraggio, idee.

L’odio non muove le menti, le svuota, ove ci fossero, si intende.

 

“Città Nuova” è come quella valigia che riempi velocemente quando devi partire all’improvviso: dentro ci metti di tutto, senza stare attento a cosa può davvero servirti.

Allora ci metti un tacco 12 e un vestito pieno di volants, ma ti dimentichi lo spazzolino e magari anche le mutande.

Apparentemente è una valigia piena di cose utili, ma fattivamente è completamente vuota.