Il Paese che abito, “baciato” dai Dissennatori

Il Paese che abito, “baciato” dai Dissennatori

La Regione Campania, in materia di sanità, è stata commissariata, circa 10 anni.

Il 6 dicembre 2019 finisce il commissariamento decretato dal Consiglio dei Ministri nel luglio del 2009.

Poco dopo scoppia il Covid, con tutto quello che ne è conseguito e che sappiamo bene.

Chi ha pagato lo scotto del commissariamento prima, ma anche dopo, cioè oggi?

Il paziente, il malato, il cittadino.

Ospedali chiusi, livelli di assistenza ai minimi termini, liste d’attesa infinite, in alcune province della Campania, ed eccellenze certificate, in altre.

Questo è un dato di fatto, lo dicono i numeri, lo dicono i medici, lo dicono i pazienti, lo dicono le amministrazioni sanitarie.

Quando si esce dal commissariamento dice il Presidente, per i successivi 3 anni, si è “controllati speciali”, che se ci sono presidi non all’altezza devono essere chiusi e che se la Regione ha 2/3 diffide, poi vengono bloccati i finanziamenti.

E nessuno può dire diversamente, s’intende.

E quindi è anche “giusto” che lui dica che dai territori viene questa demagogia filosofica che tanto gli piace nominare.

Resta da capire come mai i presidi non all’altezza sono stati individuati tutti nella provincia di Benevento, e soprattutto ci piacerebbe sapere anche come mai non sono all’altezza e perchè lui stesso ha firmato un decreto nel 2019, se il presidio, Il S.Alfonso, per esempio, non era all’altezza.

Ma questa è un’altra storia, perchè io non voglio proprio ragionare, in questa sede, sulle parole del Presidente della Regione Campania.

In questa sede vorrei analizzare quanto rumoroso è il silenzio attorno a questa vicenda.

IL PAESE CHE ABITO

Il paese che abito è uno dei borghi più belli d’Italia, ma sembra quasi non avere anima.

Chi di voi ha visto Harry Potter, ricorderà certamente come i Dissennatori  rubavano l’anima e la felicità delle persone.

Ecco, sembra essere entrati in uno di quei vortici neri che creano i Dissennatori , quando arrivano: tutto diventa freddo e d’improvviso non hai più voglia di sorridere.

Nessun ricordo felice negli ultimi quasi tre anni, ci permette di evocare un expecto patronum, non possiamo aspettare nessun protettore noi, non ce lo abbiamo.

 

Ricordo nettamente il quinquennio precedente a questo che si sta svolgendo, parlo dal punto di vista amministrativo ovviamente, escludo solo quel mezzo anno che poi ci ha portato a votare nel 2020, solo per durata.

Io inondavo la mia bacheca di post critici e polemici rispetto al fare o al non fare dell’amministrazione a Palazzo S. Francesco, in quel periodo.

M’incazzavo per le strade che non venivano manutenute e bucavo un giorno si e l’altro pure.

M’incazzavo per la Ztl.

Mi incazzavo talvolta, anche per gli eventi, che non riconoscevo adeguati al nostro palcoscenico, perchè avevamo perso Falanghina Felix e il Sannio Filmfest, scoprendo, solo più tardi, modalità e coinvolgimenti.

Ma parlavo, assai.

E non solo io.

Tutti parlavano, era un continuo vociare e ciarlare.

Al tempo i Dissennatori non si erano ancora palesati, stavano solo architettando il modo giusto per uscire fuori, in sordina e senza ripercussioni.

Il paese che abito, addirittura, si incatenò  all’Ospedale, al tempo.

Non ebbi molta empatia con la vicenda, non ne condividevo le modalità.

Ricordo le contestazioni fatte a chi amministrava, però, le ricordo benissimo.

“Ti sei venduto l’Ospedale!” Si gridava.

Oggi, invece, che abbiamo il concreto rischio di chiusura, tutto dorme silente.

Perfino il sindaco.

Il paese che abito ha eletto un ottimo professionista.

Il paese che abito ha pensato di eleggere un burocrate, e che quel burocrate potesse far meglio di chi lo aveva preceduto, e vi faccio fare pure una risata, ad un certo punto ci avevo creduto quasi, pure io..

ma evidentemente così non è stato.

Almeno non secondo me, e non secondo le vicissitudini che si sono susseguite in questi mesi, anni.

 

Scuola a Bagnoli, morte lenta e dolorosa;

Scuola a S. Silvestro, lunga agonia e prossima chiusura;

Ospedale S. Alfonso, il nulla, nemmeno lo sappiamo cosa pensa chi ci amministra.

 

 

Ma perchè non dice niente il sindaco?

Perchè non apre bocca nessuno sulla vicenda Ospedale?

Perchè il Paese sembra quasi disabitato, a volte?

Perchè non si indigna il sindaco, quando il Presidente della Regione Campania, appella i comitati dei territori con parole offensive?

Perchè non si indigna il sindaco, quando i suoi cittadini, a detta del Presidente, dicono scemenze?

Perchè il sindaco, giace in silenzio, nel suo ufficio a Napoli?

Perchè non la guida lui, una manifestazione a supporto del S. Alfonso?

Perchè non lo guida lui, il SUO paese?

 

Allora è vero, quel che si dice.

 

 

I Dissennatori ti hanno “baciato” e preso l’anima, e stanno governando al tuo posto.