Referendum Giustizia al voto, ma siamo abbastanza informati?

Referendum Giustizia al voto, ma siamo abbastanza informati?

Non solo le amministrative nelle diverse città d ‘Italia, ma anche il Referendum “Giustizia Giusta”,  saranno protagoniste della giornata del 12 giugno.

Ma cosa sappiamo dei quesiti approvati dalla Consulta, per il referendum giustizia?

  • ABROGAZIONE DECRETO SEVERINO

Uno dei quesiti  mira ad abolire il decreto legislativo 235 del 2012, detto anche legge Severino. Prescrive che chi viene condannato in via definitiva a più di due anni di carcere per reati di allarme sociale, contro la pubblica amministrazione e non colposi (per i quali è comunque prevista la reclusione) diventa incandidabile.

La condanna definitiva per uno dei reati suddetti determina la decadenza del mandato.

Se vince il si?

Modifica la legge attuale.

Se vincerà il sì al referendum i concetti di incandidabilità e decadenza verranno abrogati e anche ai condannati in via definitiva verrà concesso di candidarsi o di continuare il proprio mandato. Eventuali divieti di ricoprire cariche torneranno a essere decisi dal giudice, chiamato a decidere caso per caso, come è avvenuto fino al 2012.

  • RIFORMA CSM

Viene indetto il referendum per l’abrogazione delle norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

Attualmente, un magistrato che voglia candidarsi al Csm deve raccogliere dalle 25 alle 50 firme.

Se vince il sì?

Modifica la legge attuale.

Verrebbe abrogato l’obbligo della raccolta firme. Si tornerebbe alla legge del 1958, che prevedeva che tutti i magistrati in servizio potessero proporsi come membri del Csm presentando semplicemente la propria candidatura.

  • VALUTAZIONE DEI MAGISTRATI

Il referendum mira ad abrogare le norme sulle competenze dei membri laici nei Consigli giudiziari. I Consigli giudiziari sono organi ausiliari composti da cariche appartenenti alla magistratura e laici (professori universitari e avvocati). Esprimono “motivati pareri” su diversi ambiti, tra cui le valutazioni di professionalità dei magistrati. La valutazione della professionalità e della competenza dei magistrati viene poi fatta dal Csm che decide anche sulla base di queste valutazioni.

Se vince il Sì?

Modifica la legge attuale.

Anche avvocati e professori potranno partecipare attivamente alla valutazione dell’operato dei magistrati.

  • SEPARAZIONE DELLE CARRIERE

Si voterà anche il referendum per la separazione delle funzioni dei magistrati, con la richiesta di abrogazione di quelle norme che attualmente consentono il passaggio nella carriera dei magistrati dalle funzioni giudicanti (giudice) a quelle requirenti (pubblico ministero) e viceversa.

Se vince il Sì?

Modifica la legge attuale.

Il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera se vuole essere pubblico ministero o giudice e non potrà scegliere di cambiare indirizzo.

  •  MISURE CAUTELARI

Il quesito vuole limitare le misure cautelari, con abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p. Attualmente le misure cautelari possono essere motivate dal pericolo che la persona indagata sia a rischio reiterazione del reato, di fuga o di alterazione delle prove a suo carico.

Se vince il Sì?

Modifica la legge attuale.

Verrà abrogata la motivazione della possibile reiterazione del reato.

 

Dopo questi giorni di approfondimento, vi dirò come la penso io.

5 SI senza dubbio: per una giustizia giusta, senza correnti e davvero uguale per tutti.

 

Intanto..

 

Ai posteri, l’ardua sentenza!