IL FEMMINICIDIO E IL RUMORE NEL SILENZIO

IL FEMMINICIDIO  E IL RUMORE NEL SILENZIO

Allora esiste davvero il femminicidio, non è una leggenda metropolitana?

Ma siamo sicuri non si tratti dell’ennesima pagliacciata delle donne per mettersi in mostra?

“Una missione di morte. Un piano omicida che non ha dato scampo a Vanessa Zappalà, 26 anni, uccisa nella notte ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello, nel Catanese. Ricercato l’ex fidanzato, Antonino Sciuto, 38 anni, che ha esploso contro la giovane diversi colpi di pistola, uno dei quali l’ha centrata alla testa.Lei è di Trecastagni. Lui di San Giovanni La Punta, dove vendeva automobili. Era stato più volte denunciato per stalking a causa degli atteggiamenti violenti e la morbosa gelosia, e a giugno era stato arrestato, salvo poi tornare libero, con a carico un divieto di avvicinamento.”

Sono queste le parole che risuonano, che si leggono sui quotidiani,oggi.

La storia del resto non è tanto diversa dalle altre: un uomo geloso, una storia finita, un divieto di avvicinamento violato, la morte.

Tutto a  poche ore dall’omicidio suicidio in provincia di Milano, dove un uomo ha ucciso moglie e figlia e poi, si è tolto la vita.

Gli episodi sempre in crescita, si accompagnano ai numeri, e quelli si sa,non sbagliano mai:

1160 casi registrati nel 2021, a dimostrazione che ancora oggi il contesto familiare resta il luogo più pericoloso per le vittime.

Oggi, con la riforma Cartabia, e con l’emendamento Annibali, potranno essere arrestati in flagranza di reato, gli aguzzini.

I violenti, gli stalker, gli ex che nonostante il divieto di avvicinamento continuano a perseguitare le loro vittime, potranno essere fermati, sul fatto, dalle forze dell’ordine. È uno dei passaggi chiave, per quanto riguarda la violenza contro le donne, contenuto nel testo di riforma della giustizia penale, approvato dal Consiglio dei ministri. 

Ma a quanto pare, la battaglia è culturale, come lo è da sempre sul diritto e dovere di una donna.

Allora cosa accadeva fino ad oggi, se si violava il divieto di avvicinamento?

Il colpevole veniva naturalmente sanzionato ma non poteva essere arrestato in flagranza. In pratica anche se la polizia riusciva a coglierlo sul fatto, cioè mentre cercava di sfondare una porta o fare stalking alla sua ex, ai suoi figli, non poteva arrestarlo. 

Il codice rosso( Il “codice rosso” introduce una corsia preferenziale per le denunce, rende le indagini più rapide e obbliga i pm ad ascoltare le vittime entro tre giorni) aveva una carenza enorme a riguardo,perché è quasi sempre dopo la denuncia, quando vengono emessi i primi provvedimenti contro i persecutori che le donne rischiano di più. Sono tante le donne uccise perché non si è riusciti a fermare gli ex, nonostante i divieti di avvicinamento.

Ma quando il retaggio culturale antico  e bigotto troverà modo di evolversi?

La società che ruolo può giocare a riguardo?

Una cosa è certa, iniziare dal basso, educare in ogni momento della vostra vita, è diventato necessario.

Cosa spinge un essere umano ad odiare o a pensare di poter “possedere” un altro essere umano.

 

 

 

Se si parte dal basso, c’è ancora un mondo possibile.