“DIO SI AVVICINA AD OGNUNO DEI SUOI FIGLI”, E IL CONCORDATO DELLA SETTIMANA SCORSA?

“DIO SI AVVICINA AD OGNUNO DEI SUOI FIGLI”, E IL CONCORDATO DELLA SETTIMANA SCORSA?

Dio “si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e ad ognuno di loro. Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre”. Lo ha scritto Papa Francesco in una breve lettera autografa in spagnolo inviata al padre gesuita James Martin, che svolge il suo apostolato tra le comunità Lgbt. Il contenuto della missiva è stato reso noto da Vatican News.

Ebbene quanto scritto dal Papa, purtroppo mi duole dirlo, ma puzza veramente di falso.

Tutti voi avrete seguito quanto accaduto nei giorni scorsi a riguardo.

Il DDL ZAN,viola il concordato.” Era già successo tempo addietro, con la legge sul divorzio, tutti noi sappiamo come è andata.

A muoversi è stato monsignor Paul Richard Gallagher, inglese, segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. In sostanza, il ministro degli Esteri di papa Francesco. 

Lo scorso 17 giugno l’alto prelato si è presentato all’Ambasciata italiana presso la Santa Sede e ha consegnato nelle mani del primo consigliere una cosiddetta «nota verbale», che, nel lessico della diplomazia, è una comunicazione formale preparata in terza persona e non firmata.  «Alcuni contenuti attuali della proposta legislativa in esame presso il Senato — recita il testo — riducono la libertà garantita alla Chiesa Cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato».

Ecco allora consentitemi di dirlo che quanto esposto dal Papa oggi, è falso, è ipocrita, è solo un lavaggio di faccia.

Intanto la politica, però, punta i piedi:

“Il nostro ordinamento contiene tutte garanzie per rispettare gli impegni internazionali tra cui il concordato. Ci sono controlli preventivi nelle commissioni parlamentari. Ci sono controlli successivi nella Corte costituzionale”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nella replica al Senato.Il governo non entra nel merito della discussione. Questo è il momento del Parlamento, non è il momento del governo”.  Mario Draghi è sferzante e netto come sempre, e non lascia nulla di non detto.

“La segreteria di Stato rileva che alcuni contenuti dell’iniziativa legislativa” del ddl Zan, “particolarmente nella parte in cui si stabilisce la criminalizzazione delle condotte discriminatorie per motivi ‘fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere’ – avrebbero l’effetto di incidere negativamente sulle libertà assicurate alla Chiesa cattolica e ai suoi fedeli dal vigente regime concordatario”.

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi è duro e oltremodo comunicativo come sempre:

“Autogol del Vaticano, le leggi si fanno alle Camere.”

Tutto questo per trarre delle conclusioni niente affatto scontate.

Che cos’è l’inclusività? In che modo questo Paese nel quale viviamo ce la dovrebbe garantire?

Che cos’è la cultura del diverso?

“Ama il tuo prossimo come te stesso.” Ma dove sta la postilla che dice: “A patto che sia bianco ed etero?”

 

Parliamo tanto dello Stato che “non fa” della politica  “che promette solo fumo”, però tutte le domeniche ci mettiamo il “vestito buono” e andiamo a pregare un Dio, che non sta precisamente dove lo pregate voi, non sta nelle finte prediche di chi indossa “una divisa”  solo per comodità.